Strategia LGBT+, anche Polis Aperta chiede: "Migliorare il Testo"

Polis Aperta approva la richiesta rivolta alla Ministra Bonetti per un incontro, con le Associazioni LGBT+, al fine di migliorare il testo "Strategia nazionale LGBT+"

Ecco il testo:

Leggiamo oggi in una intervista alla Ministra Bonetti che il Governo è pronto a varare la nuova “Strategia nazionale LGBT+”. 

La sua stesura, approvazione e pubblicazione è stata sollecitata da tempo sia dalle associazioni che partecipano al “tavolo di consultazione permanente per la promozione dei diritti e la tutela delle persone LGBT+” sia da una recente petizione pubblica (allout.lgbt/italylgbtstrategyfbo).

Il testo che il Ministero ha condiviso con le associazioni raccoglie molte delle importanti linee di azione discusse nei tavoli di lavoro, ma è carente sui temi politicamente più impegnativi e manca di fotografare le lacune del quadro giuridico nazionale, in particolare in materia di tutela dei minori e delle famiglie omogenitoriali, su cui tanto la Corte Costituzionale quanto il Parlamento europeo hanno invitato il legislatore ad intervenire, e di tutela contro la violenza basata su orientamento sessuale e identità di genere.

Ringraziando l'UNAR per il lavoro di coordinamento e sintesi, sicuramente non facile nell’attuale contesto, chiediamo alla Ministra di operare ulteriormente per integrare la Strategia Nazionale, rendendola più vicina ai bisogni reali delle persone.

La crisi economico-sociale, i cui effetti sono ormai evidenti, si abbatte in maniera ancora più dura sulle persone che subiscono discriminazioni a livello legislativo e sociale. Sappiamo bene che è compito del  legislatore colmare questo divario, ma una strategia efficace costituisce oggi una grande opportunità, attesa da anni, per prevenire le discriminazioni e contribuire ad un cambiamento culturale.

Per questo motivo, prima dell’approvazione della Strategia, le scriventi associazioni hanno richiesto un incontro alla Ministra.

ALFI - AGEDO - Arcigay - ARC - Certi Diritti - Circolo Mario Mieli - Edge - Famiglie Arcobaleno - Gaynet - IGLBC - MIT - NUDI - Libellula - Omphalos LGBTI - Polis Aperta - Quore - Rete Genitori Rainbow Rete Lenford


Strategia Nazionale LGBT

Che cos’è e come nasce

La Strategia Nazionale LGBT (Lesbiche – Gay- Bisessuali – Trans) è un documento prodotto dal Dipartimento per le Pari Opportunità e da UNAR per fornire misure ed azioni concrete per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.

Il testo recepisce la Raccomandazione CM/Rec (2010)5 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa  che si impegna a tutelare i diritti della comunità LGBT promuovendo la parità di trattamento e un piano operativo contro le discriminazioni.

La Strategia è stata elaborata e attuata con il coinvolgimento attivo di istituzioni, società civile, parti sociali e associazioni, che hanno lavorato insieme per definizione di politiche attive in materia di contrasto e prevenzione delle discriminazioni.

La Strategia Nazionale individua quattro assi strategici di intervento. Per ognuno, sono stati messi in luce gli obiettivi e le misure da attuare:

  • Educazione e Istruzione, in particolare per ciò che concerne la prevenzione e il contrasto dell’intolleranza e della violenza e del bullismo omofobico e transfobico;
  • Lavoro, per ciò che attiene la discriminazione nell’accesso al lavoro e le condizioni di lavoro, differenziando tra la situazione di persone gay e lesbiche rispetto a quella delle persone transessuali e transgender; in particolare attenzione è posta al problema della “visibilità” di queste ultime, nonché alla promozione di politiche di diversity management e di azioni positive finalizzate all’inclusione socio-lavorativa;
  • Sicurezza e Carceri, in relazione alla sicurezza e alla protezione dalla violenza delle persone LGBT e alla prevenzione e contrasto dei “crimini d’odio”, con particolare attenzione alla informazione e sensibilizzazione delle Forze dell’Ordine e del personale dell’amministrazione penitenziaria;
  • Media e Comunicazione per il contrasto degli stereotipi e dei pregiudizi nella rappresentazione delle realtà LGBT, che alimentano l’intolleranza, la discriminazione e la violenza, con particolare attenzione al contrasto del cosiddetto “discorso d’odio”.

Da: UNAR