Alessio Avellino, 26enne transessuale appartenente alla Polizia di Stato, sarà alla guida dell’Associazione per il prossimo triennio. Rinnovato anche il Consiglio Direttivo
Si è svolta lo scorso 11 dicembre a Torino l’annuale Assemblea di Polis Aperta, associazione Lgbtqi+ di appartenenti alle Forze di polizia e Forze armate. Nell’occasione i soci, presenti sia fisicamente che collegati da remoto, hanno votato per il rinnovo del Consiglio Direttivo in scadenza e del nuovo Presidente.
A guidare l’associazione per il prossimo triennio sarà Alessio Avellino, giovane agente appartenente alla Polizia di Stato. Dalle votazioni è uscito anche un parziale rinnovo del Consiglio Direttivo. A fare il loro ingresso Roberto Cirillo, in forza alla Polizia Locale di Roma Capitale, Vice Presidente e Segretario con delega ai rapporti con i social media e Simonetta Moro psicologa, appartenente alla Polizia Locale di Bologna con delega alla formazione. All’interno del direttivo sono inoltre stati confermati Gianluigi Tombolato, Polizia di Stato, tesoriere e presidente uscente, Michela Pascali, Polizia di Stato e Segretaria Silp-Cgil con delega ai rapporti istituzionali, Raffaele Brusca, Polizia di Stato e delegato al coordinamento Pride e Daisy Melli, Polizia Locale di Reggio Emilia con delega ai rapporti con la stampa.
Al momento Alessio Avellino, 26enne di Napoli, PhD in Scienze sociali e statistiche per studi di genere alla Federico II di Napoli - e tra i primi transessuali a far parte della Polizia di Stato - ha voluto sottolineare che: “Sono un agente di Polizia di Stato trans* FtM e ancora oggi non è una cosa scontata: ringraziando la fiducia dei soci nonostante la mia giovane età, l’intenzione è quella di portare Polis Aperta ad essere un supporto emotivo e non, sempre più concreto per altrə colleghə, favorendo la conoscenza delle identità non conforming e degli orientamenti non eterosessuali sia all'interno dei corpi di polizia che all'esterno. L’immaginario collettivo che vede un appartenente delle forze di polizia contrapposto alla coscienza sociale che sviluppa una persona LGBT+ autodeterminandosi deve essere trasformato: la rivoluzione passa anche dalle divise che non si uniformano e dalle uniformi che non si dividono”.
Il neoeletto direttivo dell’associazione desidera rivolgere un sentito ringraziamento ai consiglieri uscenti Simone Bragaglia, Giuseppe Caputo e Andrea Gallo, sia per il puntuale e preciso lavoro svolto lo scorso triennio e soprattutto per l’impegno e la lucidità dimostrata nei momenti difficili attraversati in questi anni.
Polis Aperta è un’associazione culturale Onlus nata nel 2005 per volontà di alcune persone omosessuali e in divisa che seguendo l’esempio dei vari corpi europei di polizia hanno voluto dar vita ad un'associazione fino a quel momento impensabile, un organismo che riunisse il popolo Lgbtiqi+ delle Forze dell'Ordine e Forze Armate che grazie alla visibilità del direttivo e dei membri decostruisse il tabù dell’omosessualità all'interno dei suddetti corpi. Da allora di strada ne è stata fatta, anche se il cammino è ancora lungo da percorrere. Oggi, infatti, non solo le persone lgbtqi+ in divisa sono una realtà presente e rispettata all'interno dei corpi di polizia e delle forze armate ma tra gli obiettivi del prossimo futuro sono principalmente presenti la collaborazione con le istituzioni e la formazione rivolta agli appartenenti - e non solo - per costruire una realtà sempre più inclusiva.
#polisaperta
#diversamenteuniformi