I pensieri si muovono velocemente, non riusciamo ad andare oltre. Siamo fermi in loop tormentoso.
I messaggi tra di noi si rincorrono vorticosi ed inesorabili.
Rabbia, impotenza, poche parole, la ricerca di un perché, il senso di abbandono, la voglia di lasciar perdere tutto, il ricordo della tua estrema gentilezza, dei tuoi sorrisi e la tua anima sensibile e accogliente.
Perdonaci se non riusciamo a capire il tuo gesto, perdonaci se non siamo riusciti a capirti e cerca di capire la nostra rabbia.
Abbiamo ancora tanto bisogno di te e probabilmente è questo il dolore più grande.
Sentire ora quel bisogno minato dal non essere riusciti ad ascoltare il tuo.
Non serve elogiare la tua anima, i tuoi occhi hanno sempre parlato per te e la tua immagine continuerà a farlo.
L’impotenza è ancora più grande perché al dolore per la tua perdita si aggiunge la sofferenza per chi è stato il tuo compagno di una vita. A te ci stringiamo sgomenti.
Hai voluto seguire Alessandro.
Eravamo insieme, stretti gli uni agli altri sotto una miriade di ombrelli, il giorno in cui lo abbiamo salutato. Speravamo non accadesse più. Così non è stato. E fa male. Fa tanto male.
Ma abbiamo bisogno di andare oltre noi, le nostre emozioni e tutto quello che in questo momento ci sta bloccando per poterti sentire, per riuscire a salutarti, abbracciarti ancora e farti arrivare tutto il nostro volerti bene.
Ciao Angelo