L'INTERVISTA/ANDREA GALLO, FINANZIERE IN SERVIZIO A UDINE
AL TORINO Pride le forze dell'ordine non sono solo in servizio, davanti al corteo. Andrea Gallo, finanziere di Udine, è tra i gruppi che aprono il corteo, e regge, insieme ai suoi colleghi, lo striscione di Polis Aperta. «Anche tra i militari ci sono omosessuali dichiarati e non. La nostra associazione cerca di farli incontrare, dando supporto a chi ha difficoltà e tutelandone i diritti». Dal 2005 l'associazione ha raccolto più di cento adesioni tra gli appartenenti ai diversi corpi, sia uomini che donne, e nei prossimi mesi trasferirà la sede nazionale a Torino.
Perché siete presenti al Pride?
«Siamo qua come tante altre associazioni per manifestare il nostro orgoglio e ribadire la necessità che siano riconosciuti i diritti di tutti».
Quanti ‘militari' omosessuali ci sono in Piemonte?
«Non c'è un numero preciso, ma solo tra gli iscritti all'associazione sono almeno una decina. Nel nostro direttivo siedono anche due vigili di Torino, ma ci sono anche componenti della polizia e dell'esercito che lavorano qui».
Quali sono le principali attività di cui si occupa Polis Aperta?
«La prima cosa è aiutare i colleghi a superare la paura che il loro orientamento sessuale provochi problemi con i colleghi o negli avanzamenti di carriera».
Ma è una paura fondata? Lei ha avuto problemi?
«Non personalmente, anzi. Da quando ho dichiarato la mia omosessualità ho avuto solo attestati di stima e supporto sia dai superiori che dai colleghi. Ma in molti ci hanno raccontato delle difficoltà che vanno dall'interazione tra commilitoni a episodi critici con i superiori. Quello che va detto è che tutti gli episodi di omofobia vanno segnalati e contrastati».
Cosa vorreste che cambiasse nelle forze armate?
«Per noi sarebbe fondamentale che ci fossero riconosciuti i diritti che hanno i colleghi etero, in particolare in relazione al rapporto con i compagni e le compagne di vita». ( j. r.)"