Quanto successo a Chieti lo scorso 24 giugno, dove alcunə facinorosi hanno cercato ripetutamente di intimidire il corteo dell’Abruzzo Pride 2023, va condannato immediatamente da tutta la società civile, senza se e senza ma. Insulti, sputi e minacce da parte di un manipolo di ragazzə che se la sono presa soprattutto con le Famiglie Arcobaleno “ree” di rivendicare il proprio diritto di esistere. I tentativi di infiltrarsi all’interno del corteo sono stati fortunatamente respinti dalle forze di polizia in servizio a tutela dei manifestanti e del diritto di ciascun cittadinə di manifestare sancito dalla Costituzione. Rimane lo sconcerto per gli insulti, la violenza verbale e le minacce alle famiglie, in piazza con i figli piccoli, tanto che per evitare eventuali escalation o rischiare aggressioni fisiche, la polizia ha scortato alcunə di loro alle auto a fine manifestazione. Un brutto episodio, evidentemente, figlio del clima d’odio che alcune forze politiche cavalcano cercando di creare divisioni insanabili tra la popolazione invece di promuovere la convivenza civile e democratica. Polis Aperta, in quanto associazione di appartenenti a Forze di Polizia e Forze Armate, che hanno giurato di difendere la Carta Costituzionale e i suoi valori, sarà sempre al fianco di tutte le forze inclusive e pluralistiche della società che promuovono l’ordinamento democratico e la crescita della coscienza civile del Paese.