Un nostro Socio inviato presso l'OSCAD ci riporta quanto accaduto nella riunione odierna:
"La riunione si è tenuta presso la Scuola Superiore di Polizia, dove la Polizia di Stato forma i futuri commissari. Sin dal mio arrivo ho ritenuto che dovesse esserci qualcosa di importante, visto che all'ingresso ho potuto incontrare numerosi Ufficiali schierati in alta uniforme, potete immaginare l'emozione quando ho realizzato che eravamo tutti coinvolti all'incontro organizzato dall'Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori. L'emozione era evidentemente reciproca poichè sono stata subito informata che era la prima volta che la Scuola ospitava un convegno di tale portata, molto sentito perfino dal Capo della Polizia.
Oltre alla nostra associazione erano presenti Arcigay, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, AGEDO, GayLib, GayNet, rete Lenford, Radicali CertiDiritti oltre a diversi altri rappresentanti. Inoltre partecipava una folta rappresentanza degli allievi e molti funzionari dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali che rappresenta il braccio operativo del Ministero delle Pari Opportunità. Erano presenti diversi Ufficiali Superiori ed anche un Ufficiale Generale dell'Arma dei Carabinieri, il Dott. Calabria.
Il tavolo dei relatori era composto dal Direttore della Scuola Superiore di Polizia che ha accolto i convenuti con un caloroso benvenuto, il Prefetto Cirillo presidente di OSCAD, il Dott. Monnanni, Direttore dell'Unar ed il Prefetto Manganelli Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza che al termine degli interventi hanno siglato un protocollo d'intesa fra il Ministero dell'Interno ed il Ministero delle Pari Opportunità. Scopo appunto di questo incontro era celebrare la sigla di questo protocollo.
In un breve scambio di impressioni con il Prefetto Manganelli ho potuto presentare Polis Aperta e, di conseguenza, EGPA rappresentando la volontà di entrambe le associazioni di voler fissare un appuntamento con il Capo della Polizia, ricevendo rassicurazioni riguardo ad un appuntamento ufficiale. Inoltre ho scoperto che Arcigayaveva candidato lo stesso Prefetto al premio Pegaso d'Oro.
Fra i vari interventi è bene sottolineare come il Direttore della Scuola Superiore di Polizia abbia sottolineato la presenza degli allievi commissari perché riteneva giusto che soprattutto loro fossero sensibili al tema del rispetto dei Diritti civili.
Il Presidente di OSCAD ha raccontato poi come il Capo della Polizia lo avesse incaricato di creare l'Osservatorio da lui diretto, credendo fortemente che le istituzioni fossero indietro rispetto la società civile. Dall'apertura di Oscad sono pervenute 42 segnalazioni e in un caso c'è stato l'intervento della squadra mobile di Roma che ha portato all'arresto di una persona. Il Sito della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri riportano il collegamento alla pagina dell'Osservatorio che si prefigge di garantire la sicurezza di tutti i cittadini, fornendo un valido supporto alle persone che sono vittime di reati a sfondo discriminatorio (hate crime o crimini d’odio) integrando le denunce che dovranno continuare ad essere presentate.
Il Direttore Generale dell'UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, ha presentato il suo ufficio, sperando che è nato all'interno del Ministero di Pari Opportunità con lo scopo di rimuovere gli ostacoli alla parità e contrastare le discriminazioni razziali, ma lo studio dei casi ha presentato che il 10% di quelli che seguono non riguardano la razza, ma altre differenze che provocano discriminazioni.
Il Capo della Polizia Manganelli invece ha spigato che le istituzioni hanno percepito che una catena di pregiudizi può sfociare in atti criminali, perciò si sta cercando di colmare il vuoto che finora c'è stato tramite un intervento culturale che investa gli appartenenti alle forze dell'ordine in primo luogo perché gli operatori siano liberi dai pregiudizi del servire qualunque cittadino. Il Prefetto Manganelli si è poi detto onorato della candidatura al premio del Pegaso d'Oro. Già solo la candidatura a tale premio è un importante segnale di fiducia e di stima che la più importante associazione LGBTI italiana rivolge nei confronti della Polizia di Stato che lui rappresenta."