"When i was in the military they gave me a medal for killing two men and a discharge for loving one”.
Sono le parole scolpite sulla tomba di Leonard Matlovich, veterano del Vietnam congedato con disonore per essere stato il primo militare a fare coming out. Matlovich è da sempre considerato una figura di spicco del movimento Lgbtqia+, noto per le sue battaglie a favore della comunità e soprattutto per aver combattuto l'esclusione e il licenziamento degli omosessuali dalle forze armate statunitensi. Sopra l’epitaffio, per volere dello stesso Matlovich, che preferì trasformare la propria tomba in un monumento dedicato alla memoria di tutte le persone Lgbt in divisa, nessun nome ma solo l’iscrizione “A gay Vietnam veternan”.
Oggi come allora il governo statunitense volta le spalle a quei servitor3 dello Stato che non rientrano nel proprio ideale di mascolinità tossica e patriarcale, indipendentemente dal loro senso del dovere, dai meriti sul campo e dalla dedizione che mettono ogni giorno nel loro lavoro. E’ sconcertante che alcune Istituzioni italiane, a cui spetta il compito di rappresentare tutta la cittadinanza, accolgano personaggi che, senza alcun investimento ufficiale o incarico istituzionale, sponsorizzano un concetto medioevale di lavoro all’interno delle forze di polizia e forze armate. Ritenendo idoneo al servizio solo chi si adegua al modello della forza bruta. Ebbene, chi indossa una divisa non è un gladiatore nell’arena, buono solo per malmenare o prendere schiaffi, ma si tratta di professioniste e professionisti che lavorano in contesti sociali complessi e che ogni giorno cercano di dare risposte reali ai problemi reali delle persone. A volte salvandole da contesti famigliari omotransfobici realmente violenti come l’azione che ha portato all’arresto per sequestro di persona di due genitori di una giovane 19enne segregata in casa a causa di una relazione con un ragazzo transgender. Lavorare in un corpo militare o in polizia, oggi, è rappresentare la democrazia italiana e le sue Istituzioni nate dall’impianto Costituzionale, ci auguriamo che essere un rappresentante, eletto, di queste stesse Istituzioni continui a significare rispettare e proteggere cittadin3 e lavorator3 senza sventolare anacronistiche teorie omotransfobiche, smentite da anni dalla scienza, che pretendono di determinare chi può o non può fare certi lavori indipendentemente dalla attitudini personali.

