Alessandro non c'è più, il nostro Ale se n'è andato.
Non è stato facile digerire queste parole, abbiamo aspettato che il dolore passasse ma non passa. Speravamo che le lacrime smettessero di cadere prima di scrivere ma non smettono.
Il concetto che una persona splendida, solare, sempre sorridente, un collega, un attivista per i Diritti Civili, un amico, non sia più tra noi è impossibile da accettare.
Alessandro Saramondi non era solo un socio di Polis Aperta, ha contribuito alla sua fondazione, ed era l'anima stessa di Polis Aperta. Quante volte di fronte all'ennesimo ostacolo, all'ennesimo muro ci ha spinti ad alzarci e lottare con ancora più forza.
Possiamo dire con certezza che senza di lui Polis Aperta oggi non esisterebbe, non c'è persona nella nostra associazione che non abbia subito il suo influsso motivazionale positivo.
Non solo nell'Associazione, in tutta Europa ed in ogni angolo del mondo oggi c'è una lacrima a rigare il viso di chi ha avuto modo di conoscerlo, di incontrarlo, di viverlo.
La battaglia per i diritti civili era per lui importantissima, sempre disponibile tra mille impegni a partorire un comunicato stampa in pochi minuti, e che comunicati, brillanti, vibranti, potenti.
In prima linea in servizio, in prima linea come attivista, contro ogni forma di discriminazione, contro ogni avversità era lì pronto a battersi per chi non aveva forza, per chi non aveva voce.
Non abbiamo capito il dolore dietro quegli occhi, non abbiamo percepito il male di vivere dietro quel sorriso, non abbiamo compreso la sofferenza che lo attanagliava.
Alessandro non c'è più, e ci manca, tantissimo.
Alessandro vive in ognuno di noi e sarà impossibile cancellarlo dalle nostre menti, è nei nostri cuori e non andrà mai via.
Alessandro eri, sei e sarai sempre fonte di ispirazione.
Ti vogliamo bene.