Sabato 12 aprile in città il convegno “Un ponte per la democrazia. Corpi di polizia e minoranze costruire un dialogo per prevenire i crimini d’odio”. Ospite d’onore Franco Gabrielli
L’associazione nazionale Lgbtqia+ Polis Aperta composta da appartenenti a forze di polizia, forze armate e simpatizzanti celebra il ventesimo compleanno a Reggio Emilia con un convegno per combattere gli stereotipi e le discriminazioni. Il convegno dal titolo “Un ponte per la democrazia. Corpi di polizia e minoranze: costruire un dialogo per prevenire i crimini d’odio”, in programma all’interno della sala Di Vittorio della camera del Lavoro reggiana, via Roma 53, si propone l’ambizioso obiettivo porre le basi per un dialogo costruttivo che abbatta pregiudizi e diffidenze a favore di una società in grado di tutelare tutti i cittadini. Un ponte per smontare un passo dopo l’altro gli stereotipi pregiudizi che vorrebbero incasellare ogni persona in categorie predefinite, annullando l’unica vera natura che ci accomuna: quella umana. Il convegno sarà considerato giornata formativa per gli appartenenti alla Polizia di Stato, ma è aperto a tutta la cittadinanza.
IL PROGRAMMA - Dopo l’introduzione della presidente dall’associazione Daisy Melli e i saluti delle autorità cittadine, la tavola rotonda, moderata dalla giornalista Alessandra Codeluppi, interverranno Marwa Mahmoud assessora alle Politiche educative, formazione professionale e diritti umani, Alain Parmentier presidente di Egpa – European lgbt police association e Valeria Munari avvocata dell’associazione Arcigay di Reggio Emilia. A seguire quattro chiacchiere con Franco Gabrielli, prefetto ed capo della polizia dal 2016 al 2021. Michela Pascali, segreteria nazionale del Silp Cgil, farà il punto sull’evoluzione dei corpi di polizia in Italia.
La giornata reggiana di Polis Aperta proseguirà con l’assemblea dei soci, per finire con l’aperitivo serale all’interno del centro sociale Arci Gardenia aperto a tutta la cittadinanza. Parte del ricavato sarà devoluto alla Casa Arcobaleno Pier Vittorio Tondelli che accoglie persone lgbtqia+ vittime di discriminazione.
Polis Aperta Odv è un'associazione di volontariato, nata nel febbraio 2005, per volontà di un gruppo di persone in servizio nelle forze di polizia e nelle forze armate, e che si sono trovate per condividere, oltre al lavoro, l’idea di una società più inclusiva come quella rappresentata dal mondo lgbtqia+.
La mission di Polis Aperta combattere ogni tipo di discriminazione, in particolare la lotta contro gli stereotipi fondati sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere che inquinano la società e gli ambienti lavorativi cercando di soffocare l’unicità di ogni individuo. Gli strumenti che negli anni l’associazione ha messo in campo sono incentrati su una capillare diffusione della cultura della legalità e del vivere civile. Polis Aperta, attraverso convegni e incontri pubblici, intende dialogare con cittadine e cittadini, costruire ponti tra la società civile e chi ha scelto il mestiere di garantire la sicurezza della società stessa. Nella convinzione che solo cambiando la percezione della funzione di un corpo di polizia possiamo gettare le basi una polizia aperta in una società aperta, dove chi subisce un reato o un sopruso, legato all’identità di genere o all’orientamento sessuale, si senta libero di denunciare e protetto da tutto il sistema della sicurezza.

